Le ville di Bagheria, un affascinante itinerario nell’architettura del ‘700

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Le ville di Bagheria rappresentano una meta molto suggestiva per i turisti che si trovano vicino al capoluogo siciliano. Le ville di Bagheria sono costruzioni settecentesche dal fascino unico, oggi luoghi di villeggiatura estiva dal ricco impianto architettonico e decorativo. Chi le visita si può avventurare in un itinerario esclusivo tra la natura e la luce dorata tipica di questi luoghi. La popolosa cittadina di Bagheria (Baarìa in siciliano) ha dato i natali al pittore Renato Guttuso ed è stato il luogo d’infanzia della scrittrice Dacia Maraini, imparentata con i potenti principi di Alliata. La località siciliana è nota anche grazie a diversi film, su tutti Baarìa di Giuseppe Tornatore, ma anche Il Regista di Matrimoni di Marco Bellocchio.La storia delle ville di Bagheria inizia nel 1658 quando Giuseppe Branciforti, principe di Pietraperzia  e di Leonforte, cavaliere del Vello d’Oro decise di ritirarsi a vita privata dopo aver perso le speranze di ambire al trono di Sicilia. Quello fu il periodo delle rivolte, di Masaniello a Napoli e di Giuseppe D’Alessi a Palermo. Pare, inoltre, che Giuseppe Branciforti avesse creato il culto per il suo nome, San Giuseppe ora patrono di Bagheria.
Alcune delle più note ville di Bagheria:

Palazzo Butera: la più antica residenza signorile di Bagheria. Una volta visto sfuggirsi il trono, Branciforti si ritirò come eremita in queste terre dove fece costruire un castello austero fiancheggiate da due torri merlate in stile medievale.  Gli interni delle ville, con affreschi e preziosi lampadari in cristallo, rievocano le feste patrizie dell’epoca e i vasti possedimenti della famiglia di Branciforti. Dalle terrazze il 14 luglio si può ammirare o spettacolo dei fuochi pirotecnici del Festino di Santa Rosalia.

Villa Palagonia: si tratta di una delle residenze storiche più famose, nota anche come Villa dei Mostri e fu costruita nel 1715 dal principe di Palagonia, Francesco Ferdinando Gravina e Bonanni. Già nel ‘700 era conosciuta ai visitatori come luogo “più originale che esista al mondo e famoso in tutta Europa”. Le mura della villa erano disseminate di tantissime statue in ‘pietra d’aspra’ che rappresentavano mostri di ogni genere. Le caricature furono costruite dal principe Gravina di Palagonia junior perché, secondo quanto si narrava, voleva vendicarsi contro il Fato per il suo aspetto poco estetico e deforme. Il suo allestimento bizzarro la rende assolutamente curiosa.

Villa Valguarnera: la dimora dei principi Alliata di Villafranca fu ultimata nel 1783. Il suo enorme cancello di ferro è sorretto da due pilastri in pietra d’Aspra. Il salone ovale situato all’interno contiene grandi affreschi degli illustri antenati della famiglia Valguarnera. Quello che colpisce è la sua planimetria pensata come un percorso dalla terra al cielo, in particolare con la piccola collinetta detta “Montagnola” che sovrasta l’edificio  e dalla quale si può ammirare la vista su Bagheria. Villa Valguarnera è stata anche teatro dello spot di Dolce&Gabbana con la regia di Giuseppe Tornatore, le musiche di Ennio Morricone e con la straordinaria partecipazione di Sophia Loren.

Villa Cattolica: la villa è stata edificata nel 1736 per volontà di Francesco Bonanno, principe di Cattolica. Di forma quadrangolare, ospita al suo interno il Museo Renato Guttuso, in onore del pittore neorealista nato a Bagheria che donò molti dei suoi significativi lavori proprio alla villa, su tutte “Nella stanza le donne vanno e vengono” e “Donne Stanze Oggetti”.

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