Museo degli Ex Voto
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Ai Santuari si conviene come meta di pellegrinaggi spesso compiuti con finalità diverse, chiedere una grazia o sciogliere una promessa fatta, dopo avere ottenuto la grazia richiesta, lasciandovi un segno; un ex-voto appunto. Non ci sono Santuari senza ex-voto; ceri, oggetti di vario genere, quadretti dipinti o altro ancora.Nel Santuario Madonna della Milicia, di particolare interesse religioso e antropologico sono gli ex-voto dipinti in genere sa latta ricavato da scatole di sardine da pittore di carretti siciliani operanti nel territorio palermitano.Si tratta di una collezione di 400 ex-voto dipinti che spaziano in un arco di tempo che va dai primi dell'800 ad oggi e custoditi nel museo del Santuario appositamente allestito e inaugurato nel 1983.I quadretti sono sistemati in successione temporale. Essi documentano, dal 1837 in poi, momenti drammatici vissuti e risolti grazie ad una invocazione e ad una promessa fatta alla "Bedda Matri ra Milicia" (Bella Madre della Milicia).Quasi tutti si attengono ad un preciso "canone geometrico"; hanno la forma di un piccolo rettangolo di cm 35 x 25. quasi tutti gli ex-voto dipinti recano la sigla V.F.G.A. (Voto fatto per grazia ricevuta), e il nome del devoto che lo ha commissionato, nonchè la data dell'accaduto.In ogni quadretto infatti rappresentata in maniera sintetica lo scampato pericolo, incidente sul lavoro, naufragio, grave malattie etc... La Madonna è sempre posta in alto circondata da una nuvoletta.La raffigurazione esprime dunque la volontà del committente di fare memoria religiosa e di testimoniare che nel fatto di cui è stato protagonista si è manifestato l'intervento della potenza divina.Degna di attenzione è anche la collezione di ex-voto in argento esposte in bacheca nella sala di accoglienza nel Santuario dove si trova collocata anche la "rizza" (vestito di argento) portata dalla Madonna prima del restauro del Quadro.
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