Cultura e Tradizioni

Tradizioni popolari Nell’ultimo giorno dei festeggiamenti del SS. Salvatore, la gara Antinna a mari (o ‘Ntinna a mari) vede giovani ed anziani pescatori alla conquista di una bandierina colorata attaccata ad un tronco posto orizzontalmente al mare e fissato alla banchina. Popolare è la Fruottola (6 giugno), detta anche Festa del Pane. A fine anno si aspetta 'A vecchia strina’, un’anziana che, secondo la tradizione, la notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio porta doni ai bambini buoni, carbone e cenere a quelli cattivi. Alla vigilia, i ragazzi suonano i rinali (vasi e barattoli rotti). Eccellenze enogastronomiche ‘Pasta a taianu’: a base di carni varie, piatto tipico per la festa del SS. Salvatore. Prende il nome dal tegame di coccio dove un tempo si cuoceva la pasta; Sarde a “ghiritalieddu”: piatto a base di sarde pulite e “arrotolate” con un composto di pangrattato, formaggio grattugiato, aglio, prezzemolo, uva passa e pinoli, succo di limone ed olio; Spaghetti con uova fresche di Ricciola: definita dai pescatori “a regina ru mari”, questo grosso pesce contiene le uova dentro una sacca, che vengono utilizzate per preparare il piatto con olio, pomodorini Pachino, aglio, prezzemolo, sale e pepe; Baccalà a “ghiuotta chi patati”: il pesce viene infarinato con farina rimacino, oppure con pastella (a base di farina di rimacino, acqua, sale, uovo, e lievito di birra). Le patate, a tocchetti, sono preparate a parte con cipolla, aglio, acciuga salata, sedano, “strattu”(in mancanza il concentrato di pomodoro), olive nere. A metà cottura si aggiunge il baccalà; Coniglio cefalutano, “capuni ncapunato” o a “cunigghiu”: nasce dal ricordo della carne di coniglio servita nelle tavole nobiliari nelle feste. Il coniglio cefalutano, invece, non contiene carne ma solo pesce, il capone, che sapientemente lavorato, diventa elemento per una ‘caponata’. Il pesce, a pezzetti, viene infarinato e fritto, mentre si prepara la “capunata” con cui sarà amalgamato a base di olio, cipolla soffritta, sedano, passata di pomodoro, capperi e olive snocciolate e su cui si versa l’agrodolce (aceto mescolato con lo zucchero). Capuni abbuttunatu: il piatto con il capone veniva cucinato nel passato soprattutto dalle mogli dei pescatori e dei pescivendoli nelle settimane a cavallo fra ottobre e novembre che a Cefalù è chiamato “tiempu ri capuna”, ovvero «tempo del capone». Il “capuni” è farcito con mortadella, prezzemolo, cipolla e formaggio per essere soffritto e cotto poi nel sugo di pomodoro; Tra le altre prelibatezze, sono apprezzati i vermicelli con il pesto di capperi e mandorle. Artigianato locale Artigianato tipico e prodotti etnici richiamano l’attenzione dei turisti, in particolare mobili, gioielli, tessuti. Dal 22 al 25 agosto si svolge Camp@rt Festival, una manifestazione dedicata all’arte in tutte le sue declinazioni che trasforma la cittadina in un laboratorio creativo culturale all’aperto. Personaggi ed eventi storici Salvatore Di Paola (Cefalù, 1908-1976), poeta e pubblicista, ha pubblicato gli Appunti per la storia turistica di Cefalù (Palermo, 1971). Nel 1967 Cefalù ospita il “Cantagiro” con un cast che vede, tra gli altri, Walter Chiari, Rita Pavone, Bobby Solo. In quello stesso anno apre il “Club la Caverna” che con gli spettacoli de “I Cavernicoli” diventa luogo di incontro mondano e attrattiva turistica. Fondato nel 1967, dei “Cavernicoli” si ricorda il successo su scala nazionale con il terzetto composto da Nico Marino (fondatore e principale animatore), Pio Pollicino, Leandro Parlavecchio al quale si aggiunse Gigi Nobile. Cefalù è sempre stata meta di personaggi storici, del cinema e del jet set. Alla terza edizione della “Cefalù-Gibilmanna” partecipa Ninni Vaccarella, pilota ferrarista della “Targa Florio”. Grazie al Club de la Mediterranée, al “Giro di Sicilia” e alla “Targa Florio”, la città diventa meta di viaggiatori illustri, tra i quali il prof. Alfred Slous, della Royal Accademy di Londra, S. M. Gustavo Adolfo di Svezia con i dignitari di Corte. Nel 1968 Vittorio Gassman inaugura il Cine-Teatro Astro. I film girati a Cefalù: Vacanze d’amore di Jean-Paul Le Chanois (1953); La Selvaggia (1953-1954); A ciascuno il suo di Elio Petri (1967); L'insegnante di Nando Cicero (1975); Ondata di piacere di Ruggero Deodato (1975); Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore (1989); Mario e il mago di Klaus Maria Brandauer (1994); Il regista di matrimoni di Marco Bellocchio (2005).

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