Cultura & Tradizioni

Tradizioni popolari La fede religiosa con i suoi riti e tradizioni è una comnotazione identitaria dei suoi abitanti La festa patronale di San Giuseppe a Casteldaccia è il momento riassuntivo delle devozioni del popolo Casteldaccese che si stringe attorno al proprio Santo protettore riconoscendo in esso la propria identità. Il Patrono viene festeggiato durante l'anno in due momenti: il 19 marzo, solennità liturgica di San Giuseppe, la festa è esclusivamente di carattere religioso. La solennità viene preceduta da una novena di preparazione predicata da un sacerdote invitato per l'occasione, dalla tradizionale "tavolata" di San Giuseppe con degustazione del minestrone e del pane benedetto, dalla "Vampa" e dai fuochi d'artificio. I tre giorni sono immersi in un'atmosfera straordinaria: il suono della banda musicale, il rullo dei tamburi, la sfilata dei cavalli, le luminarie che abbelliscono le vie cittadine, così come gli spari dei mortai che annunciano i giorni di festa. Eccellenze enogastronomiche Casteldaccia vanta una rinomata pasticceria siciliana dove viene particolarmente apprezzata la lavorazione della crema di ricotta. La specialità dolciaria è il caratteristico rinomato "Buccellato", dolce con ripieno di fichi secchi o mandorle tritate di origine araba e che costituisce per Casteldaccia una tradizione antichissima che un tempo coinvolgeva le famiglie diventando motivo di felice aggregazione sociale Artigianato locale La ceramica di Casteldaccia. Agli inizi del XX secolo si apre la fase della produzione industriale della ceramica con i cantieri della Ceramica Florio che, grazie allo stile Liberty, ai motivi floreali ed arabeschi, riesce a diffondersi in tutto il mondo. I ceramisti di Casteldaccia riuscendo a produrre manufatti di impareggiabile bellezza e dal grande valore artistico Personaggi ed eventi storici Pina Calì (1905 – 1949) è stata una pittrice italiana. Allieva di Onofrio Tomaselli, partecipò nel 1929 alla mostra Giovani pittori e scultori siciliani, tenuta a Roma presso la "Camerata degli artisti" e organizzata da Pippo Rizzo, all'epocasegretario del Sindacato regionale fascista di belle arti di Sicilia. Nel 1932 fu presente alla III Mostra del sindacato fascista siciliano con l'opera Il machinista, di sapore novecentista. Nel 2006 a Bagheria fu dedicata alla Calì e al marito Cuffaro (scultore) la retrospettiva Vigorose impronte, curata da Vittorio Sgarbi. Vincenzo Manzella (Casteldaccia, 16 novembre 1942) è un vescovo cattoliPina Calì (1905 – 1949) è stata una pittrice italiana. Allieva di Onofrio Tomaselli, partecipò nel 1929 alla mostra Giovani pittori e scultori siciliani, tenuta a Roma presso la "Camerata degli artisti" e organizzata da Pippo Rizzo, all'epocaco italiano attualmente assegnato alla diocesi di Cefalù. Ha ricevuto la propria formazione teologica presso il seminario dell'arcidiocesi di Palermo; indi ha conseguito una specializzazione in Teologia pastorale oltre alla laurea in diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense; ha completato la propria formazione accademica conseguendo la laurea in Sacra Teologia presso la Pontificia Università San Tommaso d'Aquino meglio nota come Angelicum in Roma.

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